In questo articolo ti parlerò della differenza tra vista e visione. Troppo spesso, sbagliando, tendiamo ad usare queste due parole come sinonimi, eppure sono due concetti con significati molto diversi. In particolare la visione è un concetto molto più ampio che merita di essere approfondito. Parlare di vista e visione è come parlare della differenza tra “vedere” e “percepire“. Infatti tra vista e visione c’è una differenza enorme.

[Tweet ““Anche la vista col tempo migliora. Da giovani vediamo bene, da vecchi guardiamo lontano.” M. Badiale”]

La parola vista identifica una capacità discriminativa ad una determinata distanza, per determinate dimensioni, quindi è qualche cosa di fondamentalmente quantitativo. La vista è buona o scarsa, la si controlla e la si misura, la si corregge con occhiali o lenti a contatto.

Invece quando parliamo di visione il discorso tende a diventare molto più complesso perché coinvolge l’essere nella tua totalità. La visione è il risultato finale della collaborazione fra diversi sistemi:

  1. centratura = localizzazione spaziale;
  2. identificazione = messa a fuoco;
  3. sistema motorio posturale = equilibrio;
  4. uditivo-verbale =  comprensione.

Di conseguenza è la modalità attraverso la quale l’individuo si connette con lo spazio che lo circonda e tutto cià che questo spazio comporta. La visione è per l’80% fondamentale nell’ambito del sistema sensoriale della persona. La visione è il modo con il quale decodifichiamo in successione l’informazione attraverso l’apprendere, il sapere, il conoscere. Materia, anima e spirito, questo perché il nostro immergerci nella realtà avviene si materialmente, ma anche attraverso sensazioni intime e forse spirituali.

L’occhio è l’organo esterno alla visione, ma è con tutto il nostro corpo che vediamo. Lo stesso termine visione e tutte le sue diverse accezioni ci aiutano a capire questo concetto. Si dice, per esempio, “avere una visione complessiva di un problema”, oppure “aver avuto una visione in sogno”, o ancora si parla di visioni mistiche o miracolose.

Nella visione entrano in gioco tutti e cinque i sensi. Vuoi provare? Poni un piede avanti all’altro in modo che il tallone dell’uno sia appoggiato alla punta dell’altro. Ora chiudi gli occhi e valuta le tue sensazioni e quello che accade al tuo corpo. Perdi l’equilibrio? Ora ad occhi chiusi visualizza nella mente la stanza dove ti trovi e gli oggetti che ti circondano. Ancora meglio se qualcuno davanti a te ti parla. Ti accorgerai che riesci a mantenere più a lungo la posizione eretta senza perdere l’equilibrio. Sai perché? Il mondo che ti circonda non lo vedi solo attraverso gli occhi!

[Tweet ““Ogni uomo confonde i limiti del suo campo visivo con i confini del mondo.” A. Schopenhauer”]

Spero che questo articolo ti ricordi che non è la tua vista ad essere così realmente importante, ma la tua capacità di osservare. La vista è un bene prezioso che la natura ti ha donato ed è importante che tu la tenga curata come una delle parti più preziose del tuo corpo. Tuttavia non devi mai dimenticarti di aprire la mente alle tue percezioni, non devi mai fermarti a quello che realmente sei in grado di vedere davanti a te: ogni situazione della tua vita è un mosaico di tessere, alcune le hai, altre ancora ti mancano. Ed è la percezione a farti avere appunto quella visione d’insieme capace di farti essere una persona migliore.

A presto,

Gianni

P.S. Un grazie all’illustratore Giulio Peranzoni per il suo disegno sulla percezione visiva e meccanismi della memoria che ho trovato sul web e mi è piaciuto tanto da pubblicarlo!

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